La piorrea colpisce un italiano su 4 ed è una grave infiammazione delle gengive e degli altri apparati di sostegno del dente. Oggi è curabile ma la sua diagnosi dev’essere precoce.
Più passa il tempo e più la terapia diventa complicata.
Se intercettata precocemente, la terapia è veramente semplice, non dolorosa e poco costosa; più si accumulano i danni più è complicato curare la piorrea.
La progressione della malattia dipende dai batteri presenti nella placca batterica che si accumula sui denti; questa, crescendo, si infila sotto le gengive causando la loro infiammazione e la distruzione dell’osso e, quindi, l’ancoraggio che unisce la radice del dente all’osso della mascella.
Che cosa significa piorrea?
Piorrea vuol dire pus che fuoriesce dalla bocca, una cosa orrenda.
Una persona che scopre di avere tale malattia con una diagnosi, generalmente lo fa tardi, pertanto è arrabbiata e indisposta perché chiede il motivo di non aver fatto una diagnosi precoce.
Ci siamo abituati a trascurare il segnale d’allarme della malattia, ossia il sanguinamento.
Non è normale che le gengive sanguinano, è necessario fare diagnosi, evitare l’automedicazione con dentifrici e collutori, capire se è un problema superficiale o un problema di parodontite: se fosse questo dobbiamo gestirlo.
La gestione della parodontite non è una cosa che si può fare con una semplice pulizia dei denti; è necessario una terapia più approfondita e non dobbiamo cadere nella trappola delle chimere tipo pulizia a X euro, veloci ecc che possono andar bene solo per chi è sano e non ha problemi.
Come si cura la Piorrea?
La terapia di solito è basata su 3 punti:
- Rendere il paziente autonomo a mantener igiene ottimale
- Eliminare completamente i germi dalla bocca
- Valutazione della risposta individuale
Se la diagnosi è tardiva, oltre a questo dobbiamo mettere in campo altre terapie tipo chirurgiche e ricostruttive, ma tutte con l’obiettivo di riportare il paziente in salute.
Quando il paziente è in salute dobbiamo stare attenti a non fare un passo indietro, a non avere la recidiva della malattia; questo va evitato partecipando a programma di prevenzione professionale disegnato esclusivamente per il paziente che ha questo tipo di problema.
Molte volte le persone pensano che ci sia poco da fare; tale informazione va corretta, è un vero retaggio del passato.
La parodontite, in 7 pazienti su 10 si cura definitivamente; in altri 25 su 100 riusciamo a rallentare la progressione della malattia di circa 10 volte; solo in 5 Paz su 100 (e di solito sono pazienti con problematiche di suscettibilità, di salute generale complesse) abbiamo vere difficoltà nella cura ma per la stragrande maggioranza degli italiani la notizia è positiva e cioè che la malattia è curabile o gestibile in un modo che è compatibile con l’estetica del sorriso e con una sensazione di benessere.
Quindi se le tue gengive sanguinano non sottovalutare il problema: potrebbe trasformarsi a breve in qualcosa di molto più grave.
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Ti aspetto,
Francesco.
Il domani del tuo sorriso inizia oggi.